IL MUSEO
						    La storia  dell’arrivo di Pascoli a Barga è tanto affascinante quanto frutto del caso.  Durante il periodo di insegnamento a Livorno, il poeta cominciò a meditare  sulla necessità di trovarsi un buen retiro in campagna: conobbe casualmente  l’esistenza di Barga tramite due amici originari del luogo.
						    Il luogo non era  allora facilmente raggiungibile, poiché la ferrovia si fermava a Lucca, da dove  per raggiungere la cittadina occorrevano almeno cinque ore di carrozza.  Giovanni decise di affittare una villa settecentesca ubicata a Castelvecchio e  proprietà della famiglia Cardosi – Carrara; il giorno scelto per il trasloco fu  il 15 ottobre 1895, data non casuale in quanto genetliaco del poeta Virgilio:  nascita di Virglio, rinascita poetica di Pascoli sotto i migliori auspici. 
						    Da quel momento il  poeta alternò i soggiorni a Castelvecchio ai periodi trascorsi nelle città dove  lo portavano gli impegni di docenza; la “bicocca di Caprona” divenne il centro  di uno dei più prolifici e felici periodi di creazione letteraria. 
La visita alla  Casa di Castelvecchio consente di cogliere appieno il sentire del poeta e la  sua comunione con questo luogo.
						    Il colle ove è  posta, col suo nucleo di abitazioni, era conosciuto all’epoca come località “Ai  Caproni”, nome che fu cambiato da Pascoli nel più nobile “Caprona”, di dantesca  reminescenza. Si accede anzitutto alla “chiusa”, cioè al giardino: un luogo che  pare immobile, sempre uguale a sé stesso ma sempre nuovo, dove il tempo è  scandito solo dall’alternarsi delle stagioni. Da qui si apre un paesaggio di  grande suggestione, dominato in lontananza dalla catena delle Alpi Apuane. Il  vasto giardino, concepito nella zona più prossima alla casa come giardino  all’italiana, con aiuole geometriche e alberi ornamentali, è corredato da una  zona destinata a orto e delimitato da un muro di cinta che giunge fino alla  chiesa di San Niccolò. L’area prospiciente la casa ospita il pozzo, ancora  funzionante, e la tomba del cane Gulì.
						    La casa,  sviluppata su tre piani, grazie all’impegno della sorella Maria ha mantenuto  l’assetto del tempo in cui vi soggiornò Pascoli. Difatti dopo la scomparsa del  fratello Maria continuò ad abitarvi in solitudine fino alla morte nel 1953; in  quarantuno anni non apportò modifiche sostanziali agli arredi, rifiutandosi di  installare luce elettrica e acqua corrente allo scopo di mantenerne  l’integrità. 
						    Dall’ingresso si  accede alla cucina e alla sala da pranzo. La cucina raccoglie tutti gli  utensili e le stoviglie dell’epoca, disposti sulle pareti, intorno ai fornelli  in muratura e al lavatoio in pietra, mentre la sala da pranzo, che fungeva solo  nelle grandi occasioni, conserva un’angoliera bar con bottiglie d’epoca, oltre  alle bottiglie del “Flos vinae”, il vino prodotto dal poeta. Il secondo piano si  articola intorno ad una sala centrale, lo studio di Giovanni Pascoli. Il centro  focale della stanza sono le tre scrivanie, tra le quali il poeta ruotava a  seconda della materia di scrittura: poesia latina, poesia italiana, scritti  danteschi; sulle scrivanie e alle pareti attestazioni accademiche, oggetti vari  e opere di artisti, tra cui Plinio Nomellini. Nello studio e nelle stanze  vicine si conservano inoltre le migliaia di volumi della biblioteca, costituita  sia dall’opera omnia del poeta che dai libri da lui utilizzati per documentarsi  sui diversissimi argomenti che voleva trattare. Proseguendo nell’ala “privata”,  incontriamo le due camere di Giovanni e Maria; l’ultima camera da letto è  arredata col mobilio proveniente dalla stanza in cui Pascoli morì a Bologna. 
						    Dal salottino di  Maria si accede all’altana, una terrazza coperta da cui si gode di un ampio  panorama su Barga e le zone limitrofe. 
						    Attigua alla casa  è la cappella, un raccolto e severo ambiente dove sono sepolti il poeta e la  sorella Maria in un’arca in marmo, opera di Leonardo Bistolfi.
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Casa Museo Giovanni Pascoli
						    Info e prenotazioni: 0583 766147
						    mail: cultura@comunedibarga.it 
Biblioteca e archivio di Casa  Pascoli:
						    Ufficio Cultura del Comune di  Barga
						    mail: cultura@comunedibarga.it
ORARI DI APERTURA DELLA CASA  MUSEO:
						    dal 1 Ottobre al 31 Marzo:
						    Martedì 14.00 - 17.15
						    Da Mercoledì a Domenica 9.30 -  13.00 / 14.30 - 17.15
						    Dal 1 Aprile al 30 Settembre:
						    Martedì 15.30 - 18.45
						    Da Mercoledì a Domenica 10.30 -  13.00 / 15.30 - 18.45
CHIUSO IL LUNEDI'